Dal 30 Giugno 2017 vige l'obbligo per i condomini e gli edifici polifunzionali di contabilizzare i consumi di riscaldamento secondo la norma tecnica UNI 10200. La norma serve a ripartire correttamente le spese per il riscaldamento e l'acqua calda sanitaria negli edifici serviti da un'unica centrale termica.
Sostanzialmente l'obbligo è diviso in
La norma determina un cambiamento sostanziale sulla gestione del servizio di riscaldamento degli edifici, in particolare per i condomini. Con la contabilizzazione del calore ogni condomino paga quanto consuma e quindi la bolletta viene calcolata in base all'effettivo riscaldamento fornito all'abitazione. La contabilizzazione è, a tutti gli effetti, un intervento di efficientamento energetico che migliora il rendimento di regolazione dell'impianto e diminuisce i consumi. La UNI 10200 indica anche quale è il metodo di ripartizione dei consumi cioè come vanno suddivisi i costi per la quota involontaria e per la quota volontaria. L'obbligo di diagnosi energetica per i condomini di cui si parla spesso in questi mesi è proprio relativa all'obbligo di ripartire i consumi del riscaldamento secondo la norma UNI 10200 aggiornata al 2015.
La ripartizione della quota fissa con il calcolo della tabella millesimale viene prodotta in seguito ad una diagnosi energetica effettuata con un sopralluogo dell'edificio, della centrale termica e degli appartamenti. Il sopralluogo è finalizzato a valutare le caratteristiche termofisiche dell'involucro e le prestazioni dei sistemi di generazione, distribuzione ed emissione del calore. Il calcolo segue la stessa normativa tecnica della certificazione energetica degli edifici (UNI TS 11300). Nella diagnosi energetica vengono consigliati gli interventi di adeguamento dell'impianto, come ad esempio la sostituzione del circolatore tradizionale con un modello inverter capace di adattare la portata in base alla regolazione delle valvole termostatiche
Approvazione in assemblea di condominio: gli interventi per la contabilizzazione vengono approvati in assemblea dalla maggioranza semplice cioè dalla maggioranza dei presenti in assemblea e almeno metà del valore dei millesimi. La spesa viene divisa tra tutti i condomini proprietari dall'impianto. L'assemblea può essere richiesta anche da un solo condomino.
Ottenere da un impianto centralizzato, migliore per efficienza, un impianto dalla gestione termica autonoma con una flessibilità unica per programmazione e gestione.
I vantaggi sono accompagnati dalla riduzione dei consumi energetici che possono arrivare fino al 35%. L’immobile, dotato così di autonomia termica e di conseguenza acquista maggior valore. E’ possibile ottenere un risultato efficace con il minimo intervento: pochi dispositivi tutti senza fili per installazioni semplici che non comportano interventi murari. La contabilizzazione del calore è il meccanismo che consente in presenza di una caldaia centralizzata di calcolare i consumi e gestire in maniera autonoma l’impianto di riscaldamento.
Per gli impianti esistenti la tecnologia mette a disposizione soluzioni diverse che permettono di risolvere il problema, dotando l’impianto stesso di: